Panoramica
Un viaggio che ci attraversa: l’India ci parla con profumi intensi, mani che accolgono, sapori che sorprendono.
Da Mumbai, metropoli pulsante, a Calicut, tra palme e pescatori, scoprendo il ritmo lento del Kerala più autentico.
Alappuzha ci culla sulle acque quiete, Cochin ci stordisce con le sue spezie e il passato coloniale.
A Munnar, tra le nebbie e i tè profumati, saliamo verso l’anima verde del Sud.
Nel Tamil Nadu, Madurai ci avvolge nella sua spiritualità, Thanjavur e Kumbakonam brillano di arte sacra, Gangaikonda Cholapuram custodisce la memoria Chola.
Chennai ci accoglie col profumo del mare, Mamallapuram con la sua roccia millenaria.
Un’esperienza sensoriale, spirituale, umana. Un viaggio che resta.
Diario di viaggio
Incontro con i viaggiatori all’aeroporto di Milano Malpensa per il volo diretto a Mumbai (verrà attivata l’assistenza per coloro che la richiedono). Pasti e pernottamento a bordo.
All’arrivo all’aeroporto, incontriamo la nostra guida locale per una visita alla metropoli di Mumbai, la porta dell’India, per coglierne lo spirito. Dopo esserci sistemati in hotel, gusteremo la prima cena indiana!
Dopo un’abbondante colazione ci trasferiamo all’aeroporto per imbarcarci verso il sud. Raggiungeremo Calicut nel primo pomeriggio alla homestay, circondata da palme. Ci accoglie il sorriso di Raggi. Prenderemo finalmente contatto con questa terra profumata. Pomeriggio di relax. Buona occasione per sperimentare un massaggio ayurvedico. Serata più chiassosa a disposizione per attività proposte dalla nostra ospite.
Finalmente conosciamo la padrona di casa, anima luminosa del Kerala. Faremo colazione insieme. Inizieremo a conoscerci…. E a conoscere il Kerala. Andremo a Calicut, la grande città, la capitale, il suo centro, un altro Kerala. Il lago Mananchira e il parco, gli alberi secolari, dove si respira l’ospitalità della natura e dei locali, saranno il teatro del nostro pomeriggio. Poi l’area del Kutticchira, villaggi che da secoli ospitano i pescatori e le loro famiglie. In serata la cena la cucineremo noi, seguendo i preziosi consigli della nostra cuoca locale.
Saremo già esperti stamattina a colazione. La cucina Kerali non ha quasi più segreti. Abbiamo perso ogni reticenza e le nostre papille gustative accolgono il cibo con fiducia. Si parte per Iringal dove gli artigiani locali mostrano con orgoglio i loro lavori. Nel pomeriggio, passeggiando sulla spiaggia incontriamo un navigante portoghese. È qui dal 1498. E ragioneremo della contaminazione benedetta e maledetta di due culture che si incontrano in modo asimmetrico. A sera, lo spirito si alleggerisce davanti al cibo e ascoltando musica locale.
Stamattina la colazione sarà speciale. Porteremo il cibo alla bocca con le mani. O almeno ci proveremo. Romperemo un’abitudine. Poi saremo sulla spiaggia tutta la giornata: al cantiere dei catamarani, al santuario degli uccelli marini, ad ascoltare il rumore delle onde, a bagnarsi nell’oceano. Durante le giornate con Raggi potremo fare anche un’autentica esperienza di massaggio ayurvedico. Troveremo insieme il modo ed il tempo per distenderci su un tavolo di legno speciale. In serata, a cena condivideremo l’esperienza dei nostri primi giorni nel sud. Poi a letto. Domani si parte presto.
Colazione eccitata ed un po’ affannata: la stazione ci attende con tutti i suoi strascichi di odori e suoni. Salire in treno in India per un occidentale è sempre un momento di apprensione. Non siamo abituati all’approccio che gli indiani hanno alla gestione della prenotazione. Poi però il treno parte e il brulichio frenetico si placa. Le ore passano tra sguardi curiosi e timidi approcci. Il silenzio fuori è una chimera. Si può provare a placare il nostro spirito mettendo quiete dentro di noi. Cochin perla del mar arabico dove approdarono i portoghesi colonizzatori e Vasco da Gama lasciò la sua vita terrena. Profumata di spezie. Al forte una passeggiata lungo mare punteggiata di soste per assaggiare, per provare, per ascoltare. Per mettere in fila metà millennio di contatti tra noi europei e il nobile popolo degli Zamorin. Poi a gustare ciò che il territorio ci offre di meglio.
Colazione saporita e chiacchierina. I tuk tuk sono in attesa fuori dal nostro alloggio. Ci portano nel cuore della città antica. Entreremo nella sinagoga, una rarità in India. Atmosfera strana. Siamo decisamente fuori contesto. Ma anche questo fa parte dell’esperienza. Il resto della mattinata lo dedichiamo alle spezie.
“Le vesti dei mercanti trasudano di ori.
Tesori immani portano le stive.
Si affacciano alle rive le colorate vele.
Fragranti di garofano e di pepe.”
da Asia – di Francesco Guccini
Oggi sarà street food lungomare e magari un po’ di shopping. San Francis, chiesa cristiana, con la sua mole domina un intero quartiere di edifici bassi. Dentro incontriamo la tomba di Vasco da Gama. L’edificio, un pugno massiccio in questa terra, ben simboleggia l’impatto dell’occidente nel sud dell’India. La sera a cena, di tutto si parlerà, leggeri e curiosi.
Arrivederci Cochin. Oggi siamo ad Alappuzha terra tra il mare e le acque interne. Passeremo la giornata in barca. Approderemo in lingue di terre lussureggianti di vegetazione. Mangeremo in piatti di foglia di palma. Le mani saranno le nostre posate. La sera una passeggiata in spiaggia ci restituirà l’odore della brezza marina.
Lasciamo il nostro alloggio dopo una colazione riflessiva. La strada si fa subito impervia, le curve disegnano le colline. E gli alberi del tè diventano foreste. In alto, in cima, il museo ci racconta della vita della comunità che intorno a questa pianta organizza la propria esistenza. Il nostro alloggio ci attende accogliente. Ma prima la cena sarà l’occasione per condividere le esperienze della giornata.
Si parte presto. Il palato ha ancora il sapore del chai. Sarà un lungo viaggio in autobus. Il pranzo al confine a base di Dosa o Puri. O magari Samosa. Ancora chai. Risaliamo in bus sgranocchiando banane essiccate. E poi via per lunghe ore in compagnia del nostro silenzio e dei nostri pensieri. A sera finalmente è Madurai, la “città del nettare”.
Sveglia pigra e colazione. Si entra nel tempio (Meenakshi Amman Temple) immenso un intero quartiere che esploriamo con calma. Verremo condotti dalla nostra guida che ci indicherà la strada materiale e spirituale per entrare in sintonia con questo luogo sacro. Poi al bazar e al mercato delle banane per un pranzo sulla strada, tra profumi e rumori che diventano parte integrante del gusto. Il pomeriggio, il Thirumalai Nayakar Mahal ci attende con il suo retaggio architettonico di scuola italiana. Girovagare tra gli ambienti altissimi tra il grandioso e il derelitto crea un grande impatto emotivo. Se il tempo e il traffico ce lo permetteranno, renderemo omaggio a Gandhi, la grande anima che unisce tutti gli indiani nel rispetto e la devozione a questa figura. La cena sarà occasione di riflettere sulla vita e l’opera di questo grande personaggio. Poi a fare i bagagli perché domani si entra nel cuore del Tamil Nadu.
La colazione è veloce. l’autobus ci attende per lunghe ore Il tempo ci scivola addosso accompagnato dagli odori, rumori, sapori e colori vissuti. L’antica capitale ci attende modesta e discreta. L’aspettativa è alta. Siamo nella millenaria capitale dell’impero Chola e visiteremo uno dei luoghi iconici del Tamil Nadu, il tempio di Brihadeshwara, famoso per il suo grandissimo Nandi (il toro sacro a Shiva). Lo spazio è un misto di festa e di fede, tipico nello spirito indu. Passeggiare nel grande cortile, entrare nel tempio. Fermarsi in contemplazione del grande lingam, sgranocchiare semi. Così gli indiani frequentano il luogo sacro! Qui forse, nei vicoli stretti della città vecchia potremo scorgere la frusciante ombra di Marco Polo di ritorno dalla Cina.
Oggi, dopo una frizzante colazione che guarda a meridione, visitiamo i templi coloratissimi più abbordabili di quello di Madurai. Siamo a Kumbakonam, con i suoi templi colorati. Ci sentiremo più liberi di parlare con la gente, di interrogarsi sullo stupore che suscitano in noi questi luoghi di culto. E sullo stupore che noi suscitiamo. A sera stanchi torniamo al nostro hotel per una cena rilassante.
Escursione a Gangaikonda Cholapuram (capitale della dinastia Chola per circa 250 anni) per visitare il Tempio di Shiva, riconosciuto come sito patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Partenza per Chennai, capitale del Tamil Nadu dove alloggeremo per le prossime tre notti. Grande città dal cuore Tamil ma con una forte impronta cristiana, testimoniata dalla chiesa di San Tommaso e dalla leggenda che la avvolge.
Colazione assonnata. Il profumo del mare ci guida verso la spiaggia. Il profumo della frutta matura e delle spremute fresche ci indica la strada. E le enormi banane rosse! La spiaggia spessa e assolata. Il brontolio delle onde in lontananza. E nella nostra memoria il mitico golfo del Bengala. E poi ancora pesce per pranzo cotto lì per noi sulla spiaggia. piccante ma buonissimo. E ci sentiamo tutti Robinson Crusoe! Nel pomeriggio una visita alla città con la sua urbanistica stratificata e la sua impronta British. A sera, a cena, in un ristorante locale a raccontar le cose che ci hanno colpito. Perché nulla è magnifico se non lo si condivide. Ed il giudizio sempre sospeso…
Da 1200 anni questo che ora è un piccolo centro testimonia la grandezza della civiltà Pallava. Ci parla di uomini e donne che con infinita pazienza e grande perizia modellarono la roccia con arte magistrale e ispirata. Visiteremo templi e parchi archeologici. Spingeremo un’enorme pietra che da secoli sta in bilico sul colmo della collina. Ci imbatteremo sul faro che altissimo impone l’ingombrante presenza di sua Maestà britannica. E poi verso la nostra dimora a preparar bagagli per il nostro viaggio di rientro. Ma prima di rientrare in camera, un lungo e pieno pasto di arrivederci.
È una mattina silenziosa. Ci si sveglia prestissimo. I nostri passi felpati fanno fatica a penetrare la penombra della sala colazione. È tempo di partire, di rientrare, di vestire gli indumenti usati delle nostre abitudini. Arrivederci India. Al prossimo anno!
L’ordine delle visite potrà subire dei cambiamenti per garantire l’ottimale svolgimento del programma.
Quota di partecipazione
Quota di partecipazione € 4250,00
(Minimo 10 – max 16 partecipanti)
Supplemento singola € 600,00
Supplemento per persona per accompagnatore in loco € 800,00
(Facoltativo: si prevede un accompagnatore per massimo due persone, a disposizione per l’intera giornata fino al rientro in hotel. Al momento sono disponibili n° 2 accompagnatori)
INFO UTILI
La quota comprende
- - Volo intercontinentale Milano Malpensa/Mumbai - Chennai/Milano Malpensa, tasse aeroportuali incluse per un valore di € 75,00 a persona, passibili di aumento fino all’atto dell’emissione della biglietteria aerea;
- - 1 volo interno Mumbai/ Calicut, tasse aeroportuali incluse;
- - bagagli inclusi: uno da stiva di 15 kg e uno a mano di 7 kg a persona;
- - trattamento di pernottamento, prima colazione e cena (incluso acqua minerale e tè con esclusione di altre bevande);
- - tutte le entrate nei siti come da programma;
- - accompagnatore/guida parlante italiano;
- - accompagnatore dall'Italia;
- - i trasferimenti nel corso del tour in bus privato con aria condizionata e autista (compreso carburante, pedaggi autostradali e parcheggi);
- - i biglietti del treno Calicut Cochin e Thanjavur Chennai;
- - 2 bottigliette di acqua al giorno a persona in bus;
- - tasse locali pari al 5% della quota servizi;
- - spese per il visto d’entrata;
- - assicurazione medico/bagaglio e annullamento.
La quota non comprende
- - i trasferimenti da/per l’aeroporto di partenza in Italia;
- - tutti i pranzi;
- - le spese personali (bevande oltre quelle previste, telefono, lavanderia, biglietti macchina fotografica e videocamera, etc.);
- - le mance per guide/autista, personale alberghiero e deposito delle scarpe nei templi e moschee;
- - tutto ciò che non è indicato sotto la voce “La quota comprende”.
Iscrizioni entro il 20/08/25 con acconto di € 1200,00 a persona, fino a esaurimento posti, contattando Luigia cell. 348/3056471 – luigia@flumenviaggi.it
Saldo entro il 10/10/25
24 novembre Milano Malpensa 13.55 – 23.00 Dubai
25 novembre Dubai 03.55 – 08.25 Mumbai
11 dicembre Chennai 9.45 – 12.40 Dubai
11 dicembre Dubai 15.40 – 19.35 Milano Malpensa
sistemazione in hotel 3/4 stelle e in homestay (alloggi caratteristici indiani)
La mia India
Frequento l’India da molti anni e credo di aver vissuto esperienze varie. Esperienze che mi permettono di affermare con sicurezza la mia ignoranza verso questa cultura.
Di sicuro ogni volta che vado cerco di approfondire un aspetto. Il risultato a fine viaggio è che mi sento ancora più ignorante
Nonostante questo, mi piacerebbe accompagnarvi a visitare questo paese fascinoso, magari anticipandovi qualche consiglio che non rappresenta che la correzione di errori che io ho fatto e che continuo a fare.
Anche perché vorrei cercare di farvi apprezzare l’india il più possibile vicina agli indiani
Questa India si può godere solo se si entra in una diversa idea di tempo rispetto alla nostra.
L’India non ama e non è amata da chi ha fretta
Tutto accade in India, tutto si riesce a fare ma si deve prescindere dagli orari.
Godersi il momento che si vive, trovando in esso il positivo sempre e comunque, è il modo a mio parere migliore per apprezzare questo luogo straordinario.
L’India non ama e non è amata da coloro che non vogliono sporcarsi
È il secondo consiglio che umilmente vorrei condividere
In india tutto si prende con le mani incluso il cibo, che si lavano spessissimo. Nell’India che noi visitiamo siamo immersi per una gran parte del tempo nel deserto del Thar. E la sabbia, la polvere sono parte integrante dell’ambiente.
In India le mucche sono libere di passeggiare per le vie cittadine. Questo è un fatto normale per un indiano a cui noi ci adegueremo, con tutte le conseguenze che comporta.
In India nei templi si entra scalzi e spesso per rispetto le calzature si devono lasciare fuori.
In India molti camminano scalzi e in treno o in autobus i piedi vengono esibiti ai vicini di posto
L’India non ama e non è amata dai pigri
Si cammina molto in questo paese, si aspetta molto in piedi, o ci si siede a terra.
Tutti i ristoranti indiani sono sui tetti. Questo significa scalini alti e ripidi. Straordinario quando si è arrivati in cima. Ma in cima bisogna arrivarci.
Tutto questo fa parte dello spirito indiano a cui noi vogliamo adeguarci.
Il treno ed i mezzi di traporto (a meno che non sono noleggiati privatamente) non aspettano. Noi dobbiamo aspettarli. A volte raggiungerli.
Il mezzo privato è più comodo ma non è frequentato dagli indiani. Ma noi gli indiani vogliamo incontrare.
L’India ama ed è amata dagli spiriti avventurosi
L’India è dolce e amica di chi dorme nel deserto sotto le stelle; di chi lo attraversa in cammello.
L’India incoraggia a salire in groppa all’elefante, ad accarezzargli la proboscide.
L’India è abituata e spesso vive accanto alle scimmie. Il rapporto con questi animali è di fastidio ma anche di rispetto. (Uno degli dei/eroi indiani più amati è una scimmia)
L’India aiuta coloro che non si spaventano se qualcuno si avvicina e vuol parlare con te, magari poi ti chiede 50 rupie.
Gli indiani amano toccare le persone
L’India apprezza coloro che stanno in mezzo alla folla e che non si innervosiscono per la calca ed il rumore. L’India migliore si trova nei mercati, pieni di odori, di sapori, di rumori, di colori.
L’India ama chi apprezza il cibo che ti viene offerto in strada.
L’India non ama e non è amata da chi vi cerca sapori noti
Gli indiani amano molto il loro cibo, ne vanno orgogliosi. Hanno una tradizione millenaria raccontata in testi letterari poesie e leggende.
Gli indiani apprezzano un ospite che cerca di capire i loro sapori e che non rifiuta mai un tè offerto.
L’India non ama e non è amata dai cultori del silenzio
In questo immenso territorio clacson, motori non del tutto a punto, motorette di ogni tipo e grandezza, persone che parlano ad alta voce sono la norma oltre che la condizione più naturale.
L’India ama ed è amata da chi non spreca
Acqua, carta e tutto ciò che può essere riutilizzato vengono considerati preziosi e non vanno usati inutilmente.
L’India non ama e non è amata da chi giudica con metri lontanissimi dalla loro cultura
Nessun indiano pretende che noi comprendiamo il loro paese. Spesso infatti si prendono gioco degli occidentali che si atteggiano a coloro che hanno capito tutto.
Ma gli indiani non amano essere giudicati per come pregano, per come mangiano, per il tono della voce quando parlano, per la loro musica e le loro canzoni.
Per gli indiani la religione è cosa molto seria
Non permettetevi di giudicarla o di valutarla con superficialità. È la via più veloce per non comprendersi e venir considerati stupidi ed ignoranti.
L’India è un paese molto ospitale
Ma noi siamo dei Gora, cioè visi pallidi piuttosto ingenui ed ignoranti. Che si sorprendono per cose banali e che non vedono ciò che veramente importante nella vita. Seppur evidente ai loro occhi.
Noi siamo pronti a partire… Voi?